12 Avrîl 2018
Il Sogno di Icaro nel Carcere di Via Spalato
ASSOCIAZIONE "ICARO"
Icaro, nella leggenda, è un sogno di libertà, ma il nostro eroe, volendo andare troppo in alto e toccare il sole, s’è bruciato le ali e ha finito di volare facendo una brutta fine. Perciò Icaro, Associazione Onlus di volontariato penitenziario, da quando è nata ha volato alla giusta altezza e sinora resiste, operando in un ambiente difficile e per sua natura problematico. Vivere nel carcere, anche passarci qualche ora ogni tanto, non è uno scherzo. L’aria che vi si respira non è leggera. I toni delle parole, i suoni delle stesse sono sempre gravi e solenni; i blindi e l’eco dei passi di agenti penitenziari e ospiti sono pesanti, sembra che imprimano tracce sul pavimento e inquinino l’anima e il corpo di tutti. Quando si esce, a qualcuno e/o forse a tutti, torna il respiro lieve pronto a percepire profumi di stagioni e libertà. I volontari di Icaro e anche altri operano in tale contesto. Le verniciate sui muri e il restyling delle camere/ celle, ove umani sono in cattività, alleviano solo in minima parte la condizione generale dell’istituzione, che diventa estremamente crudele quando s’aggiungono la sovrappopolazione e/o altre problematiche umane di compatibilità nella convivenza forzata. Perciò il tempo in carcere non ha la stessa dimensione dell’esterno: ore, giorni, mesi, anni non hanno orologio e calendario normali per i detenuti. L’ozio per tanti è un supplizio che a fatica sopportano, quando sopportano! Insegnanti, educatori, volontari, religiosi e altri addetti tentano di far scorrere il tempo al ritmo naturale, ma questo è difficile, ché il mostro della burocrazia è sempre lì in agguato a spegnere intenzioni ed entusiasmi. Da decenni - ne sono trascorsi alcuni da quando frequentiamo via Spalato a Udine - operiamo per far volare Icaro senza bruciargli le ali, e siamo presenti concretamente con queste attività: - assistenza materiale (modeste donazioni in danaro per le piccole necessità, acquisti di oggetti d’uso corrente e personale, ecc.); - colloqui personali dove i detenuti esprimono ansie, esigenze, richieste di aiuto e cercano solidarietà; - accompagnamento all’esterno di detenuti, su segnalazione dell’area educativa, in occasione di permessi loro concessi; - organizzazione e promozione di incontri culturali (presentazione di libri, conferenze di autori soprattutto locali, ecc.); - fornitura in prestito di testi di lettura e/o studio anche in collaborazione con la locale Biblioteca comunale Joppi, con la quale è stata stipulata una convenzione; - corsi di promozione culturale (laboratori di scrittura, insegnamento del ‘gioco’ degli scacchi, ecc.); - percorsi per il benessere e la crescita personale (arteterapia, respirazione consapevole, ecc.); - redazione di testi e disegni che in passato hanno prodotto un periodico, “La voce nel silenzio”, il quale per diversi anni ha avuto una diffusione esterna, inizialmente in totale autonomia e successivamente quale inserto di testate locali; - il Concorso a carattere nazionale denominato Premio Maurizio Battistutta, in pieno svolgimento - sostenuto e finanziato da Comune di Udine, Sindacato CGIL, Fondazione Morpurgo, Centro Balducci e altri - per ricordare uno dei fondatori della Ass. Icaro recentemente scomparso, già Garante dei diritti dei detenuti per conto dell’Amministrazione comunale di Udine. Tale iniziativa si concluderà nella prossima estate con l’assegnazione di premi in danaro per complessivi 5.100 euro. La nostra azione, è utile dirlo, non viaggia in solitudine ma è inserita nel complesso e articolato sistema di volontariato civile e, per quanto ci riguarda, senza alcun fine di lucro, ma con l’unico fine di far ottenere ai più deboli giustizia e non pietà. In questo siamo coadiuvati soprattutto dall’ufficio del Garante dei Diritti dei detenuti sia locale che regionale.