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17 Jugn 2019

Questioni di nomi

Una difficile questione identitaria da risolversi con un acronimo e un voto alla Madonna.
Di Enos Costantini

Viviamo in una regione dalla nomenclatura di quel poco sgangherata. Tanto nel parlare comune che nella profluvie logorreica del circo mediatico qui si nominano ben due regioni: Friuli Venezia Giulia e Venezia Giulia. Non si è capito se sono due cose diverse, se sono la stessa cosa, se si sovrappongono, se sono collaterali, se sono complementari, se sono alterne interne, alterne esterne, opposte, parallele e convergenti, parallele e divergenti… Mah.
La prima, invece che un nome unico, come tutte le regioni che si rispettino (Lombardia, Piemonte, Umbria, Campania, Borgogna, Renania, Alsazia…), è formata da un trinomio. Vi sono bensì dei binomi in circolazione quali Emilia-Romagna, ma lì la distinzione è netta. Per capire se sei in Emilia o in Romagna basta vedere che cosa ti offrono quando entri in una casa: se ti danno acqua sei in Emilia, se ti danno vino sei in Romagna.
Una volta c’era una regione giù per l’Italia che si chiamava Abruzzi e Molise. Ora c’è l’Abruzzo e c’è il Molise. Ne avranno fatte due per non avere problemi col nome degli abitanti: abruzzomolisano suona lungo e suona male. Adesso ci sono gli abruzzesi e ci sono i molisani, nomi più corti e più gradevoli.
Adesso vien da chiedersi perché ci sia Venezia nel nome della nostra regione. Forse perché Venezia vi è stata dominante dal 1420 fino a Napoleon. Ma non è proprio così: Gorizia non è mai stata sotto Venezia, è stata austriaca fin l’altro giorno (era o non era la Nizza austriaca?). E la principale, la più importante, la più grande città della nostra regione, cioè Trieste, si è data all’Austria ancora nel 1382 pur di non finire nelle sgrinfie del leon di San Marco. Il paron è sempre meglio averlo lontano. E bene gliene incolse, visto che divenne il porto di un grande impero.
Ah, dimenticavo. C’è un altro nome: Tre Venezie. Noi del Friuli Venezia Giulia e della Venezia Giulia siamo anche una delle Tre Venezie (dovrebbero essere quattro, ma la nostra è tanto doppia che ugnola, una e bina, mistero di fede). Invece che dire Tre Venezie si può dire anche Triveneto che è quel compagno. Solo che Venezia è una città e Veneto è una regione; valli a capire quelli che inventano questi nomi.
Le altre due Venezie sarebbero la Venezia Tridentina, che in modo abbreviato si può anche dire Trentino (una volta parte del Sud Tirolo, ma non capisco se ci mettono dentro anche l’altra parte del Sud Tirolo, quella che è più a monte lungo la valle dell’Adige) e la Venezia Euganea.
La Venezia Tridentina prenderà il nome da Tridentum che doveva essere il vecchio nome della città di Trento. Però neanche lì i Veneziani hanno mai messo piede. Perché diamine si debbano denominare veneziani dei tirolesi non mi è chiaro. Mah!
Va tuttavia detto che questo nome tanto improprio non è più in uso, ammesso che lo sia mai stato in modo diffuso. Di solito si sente nominare una Regione Trentino - Sud Tirolo, che qualche nostalgico in vena di francesismi chiama Trentino - Alto Adige. Sono i francesi che hanno quella mania di creare coronimi coi nomi dei fiumi. Comunque le due parti sono ben distinte, anche per quanto concerne il nome degli abitanti: non vi sono i trentinsudtirolesi, bensì i trentini a sud e i sudtirolesi più a nord lungo l’asta dell’Adige.
Neanche Venezia Euganea, nome che durò il tempo di un rosario, è più in uso. Qui non si capisce l’abbinamento di Venezia con gli Euganei, antico popolo che non diede il nome ai Colli Euganei e di cui si sa ben poco, se non che si ritirarono da qualche parte all’arrivo dei Veneti, quelli antichi.
Invece nomi come Friuli Venezia Giulia e Venezia Giulia tengono duro. Chissà mai perché. Secondo qualche storico vi era una volta una regione chiamata Friuli. L’espressione “una volta” andrebbe chiarita. Una volta quando? Gli storici farebbero bene ad essere più chiari su questo aspetto. I linguisti dicono che Friuli viene da FORUM IULII, antico nome della città di Cividale. Noi non abbiamo motivo per mettere in dubbio tale plausibile spiegazione. E, poi, è facile che il nome di una città passi alla regione che controlla (le città, coi burocrati, controllano l’area finitima). Il latino forum (= piazza, mercato, tribunale) rendeva bene il concetto e le funzioni di una città. Quanto a IULII vuol dire ‘di Giulio’. Chi fosse questo Giulio non si sa. Improbabile che fosse Giulio Cesare, più facile che fosse un generico riferimento alla gens Iulia, una grande famiglia romana.
Ora Friuli si applica di nuovo a Cividale perché il nome ufficiale della città è Cividale del Friuli. Chissà da dove viene questa mania dei nomi lunghi. Quanto a Cividale non capiamo perché non si chiami Civitate, come vorrebbe il corretto passaggio dal latino all’italiano. Prova ne sia che il friulano ha Cividât.
Però dal nome FORUM IULII che è diventato Friuli possiamo arguire che gli abitanti di questa regione, ormai solo storica, potevano ben denominarsi “giuliani”. Ma lasciamo perdere i morti e passiamo ai vivi, cioè agli attuali abitanti della nostra regione. Come si chiamano? Mah. Gli abitanti dell’Emilia sono gli emiliani, quelli della Romagna sono i romagnoli e quelli della regione Emilia Romagna sono gli emilianoromagnoli, ma questo nome, in realtà, non si usa mai per le persone, solo talvolta per le cose.
Gli abitanti della nostra regione non possono essere definiti friulani perché il Friuli non c’è più, non possiamo chiamarli veneziani perché non abitano in Laguna e non possiamo definirli giuliani perché una regione detta Giulia non esiste e non è mai esistita.
Si può dire friulanveneziangiuliani, ma è poco pratico e nessuno lo ha mai usato tale nome; forse perché è troppo lungo, chissà.
Ci capita, invero, di sentire dai mass media l’aggettivo ‘giuliano’ riferito a una qualche compagine sportiva triestina: la squadra giuliana, gli atleti giuliani, e simili. Però non capiamo il nesso: dove sta Giulia? Perché mai un triestino dovrebbe essere giuliano? I friulani potrebbero ben reclamare che, storicamente, sarebbero loro i veri e patocchi giuliani. Ma i friulani se ne fregano di queste primogeniture e, soprattutto, i friulani non esistono più non essendoci una regione che si chiama Friuli. Voi potete dirmi che c’è una regione detta Venezia Giulia. A me, però, non risulta. Ci sarà stata una volta (quando?), e non capisco il senso di tale nome. Che c’azzecca Venezia con Giulia? Che io sappia una regione detta VENETIA IULIA, o VENETIA IULII, non è mai rientrata tra le suddivisioni del mondo operate dai Romani (quelli antichi). Loro avevano bensì una VENETIA ET HISTRIA. Perché diamine non ci chiamiamo Friuli Venezia Istria? Certo che friulanvenezianistriano resta sempre lungo, meglio lasciar perdere.
Però provate a mettervi nei panni di uno che deve vendere un prodotto regionale: come fa a fare marketing con patate o vini o fagioli friulanveneziangiuliani? Non ci sta neanche sull’etichetta. Lo stesso nome di base, Friuli Venezia Giulia, fa fatica a stare sull’etichetta e fa comunque consumare tanta carta e spendere tanto fiato a radio e tivù. Fiato sprecato. Quindi capisco quelli che usano il brutto acronimo FVG pronunciato effevugì (anche effevvuggì). E c’è anche chi ha creato l’aggettivo etnico “effevug(g)ino”. Quindi io non sono friulano, men che meno veneziano, e non posso essere giuliano (Giulia, lo ripetiamo è una terra di Niò). Sono effev(v)ug(g)ino. Ce biel!
Un altro bel problema si pone a livello politico.
Se un tonitruante politicante crea lo slogan elettorale “prima i trentini”, o “prima i lucani”, o “prima i basilicatesi” non vi è nulla da eccepire.
Ma nella nostra regione come la mette?
Non può dire “prima i friulani” perché il Friuli non c’è più, non può dire “prima i veneziani” perché i veneziani abitano a Venezia e non nel Friuli Venezia Giulia. Né può dire “prima i Giuliani” perché, ve lo abbiamo spiegato, sarebbe come dire “prima i friulani (quelli di una volta)”. E le persone che si chiamano Giuliano non sono un bacino elettorale sufficiente a rendere proficua la spesa di una campagna elettorale.
Insomma al tonitruante politicante resta solo “prima gli effevugini”.
Pare un nome fatto apposta per attirare voti (alla Madonna di Barbana affinché lo perdoni).
 

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